Naturalmente i cibi scelti per iniziare lo svezzamento
variano da cultura a cultura. In Italia dove la tradizione considera importanti
le minestre,è assolutamente normale che venga dato al bambino il brodo
vegetale,in seguito le verdure in esso bollite,poi ancora piccola pasta cotta
sempre nel brodo. Cibi ritenuti addirittura indigesti in alcune culture,sono
invece gli alimenti scelti per i piccoli in altri paesi (patate,lenticchie,grasso
di foca…).
I primi assaggi devono essere fatti con un alimento
semplice,nella sua forma più vicina a quella proposta in natura,ne troppo
cotto,ne troppo lavorato,rendendolo disponibile alla masticazione del piccolo.
Si presta bene la frutta matura o la verdura cotta vapore,biologica e di
stagione. Schiacciata,grattugiata,ridotta in purea. All’inizio l’assaggio sarà
la punta di un cucchiaino,poi un cucchiaino,più avanti qualche grande cucchiaio
fino a svuotare un piatto.
Ai bambini piace,avendo imparato a farlo,portare da solo il
cibo alla bocca combinando pasticci.E’un momento di sperimentazione importante
per il bambino che fino a quel momento identificava il cibo con la mamma ed è
per il genitore una gioia grande se vissuta senza troppe preoccupazioni per il
cibo,la tutina sporca,le quantità…Rilassatevi e osservate come è cresciuto e
cosa sa fare per nutrirsi. All’inizio dotatevi di un grembiule/bavetta lavabile
con una passata di spugna per lui (o destinate un indumento a “maglia della
pappa),di una tovaglietta di plastica da colazione al posto del piatto e un
telo di plastica per proteggere l’area sotto il seggiolino. Così conterrete il
rischio del lancio di cibo e posate,ma lui potrà toccare,annussare,leccare il
cibo che gli metterete sulla tovaglietta impermeabile. Successivamente farete
comparire piatto e posate,un cucchiano voi e uno al bambino che imparerà i
vostri gesti e a manovrare le posate.Intanto voi potete imboccarlo se vorrà
qualche boccone.
E’meglio che all’inizio non siano offerti più cibi contemporaneamente,ma solo uno alla
volta.Così da valutare segni di reazione,intolleranza,immaturità di
digestione.La pelle del corpo e i genitali parlano dell’assimilazione degli
alimenti.Un culetto rosso o un’ area rosata e ruvida della pelle ci dicono di
sospendere per ora quell’alimento per riprovare in futuro.
Giacchè il latte materno è fatto di ciò che mangia la
madre,ciò di cui si nutre lei è ciò che mangia anche il bambino. Il latte
materno ha le stesse proprietà organolettiche(di gusto e odore) dei cibi
consumati dalla madre, quindi il bambino con lo svezzamento ritroverà nel
piatto cibi già conosciuti ma sotto un’altra forma,colore e consistenza.Ne
consegue che già in allattamento un bambino può sviluppare segni di reazione
sulla pelle, se la madre si è alimentata con cibi (es.cioccolato,kiwi,salumi…)per
i quali lui non è pronto.
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