Nella nostra cultura la madre si aspetta che il
bambino,prima o poi,sostituisca una poppata di latte di mamma con un pasto dal
piatto. Con uno svezzamento guidato dal bambino questo non avviene in
automatico ma gradualmente. Pian piano il piccolo sperimenta il cibo,ci
gioca,poi lo assaggia,poi lo smangiucchia e infine lo mangia per nutrirsi;ma
tutto questo in parallelo al nutrimento materno. Spesso il bambino può chiedere
di attaccarsi al seno prima di iniziare la pappa,anche solo per conforto o per
prendere coraggio e cimentarsi con l’esperienza nuova del pasto. Oppure può
concludere il pasto con il latte di mamma come dessert.Ne il primo ne il
secondo caso vanno interpretati come rifiuto del cibo solido oppure
insufficiente quantità mangiata. La voglia di mamma è un’altra
roba!Concedetevi… Pian piano spariranno delle poppate fisse senza che ve ne accorgiate
e per lavorare a questo scopo è importante non prendere il bambino per fame.Un
bimbo affamato è poco propenso alle novità e per di più irrequieto,cercherà la
via più facile per placare fame e irrequietezza:il seno. Precedere lo stimolo
della fame,arrivando con una proposta nel piatto può essere un modo da cui
partire per i primi assaggi e per indicare al piccolo la via dei cibi solidi
prima che lui cerchi il seno per fame.Al contrario un bimbo affamato
piangerà,respingerà il boccone,si offenderà per il seno negato e la mamma si
innervosirà,preoccuperà,finendo tutti e due nel caos.
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